lunedì 20 aprile 2020

RESPONSABILITA' GENITORIALE

RESPONSABILITA' GENITORIALE

Tutti noi siamo figli di papà, umili e di madri coraggiose.
Veniamo al mondo da puri ed innocenti e già incolpevoli, creiamo sofferenze a lei che ci ha partorito e chiameremo mamma da li a pochi mesi.
Dopo 9 mesi al buio, veniamo alla luce, la stessa che illumina i volti di chi ci ha atteso dolcemente.
Appena fuori urliamo di pianto e l'assurdità della vita certifica che stiamo bene proprio perchè stiamo piangendo.
Già nel calore delle loro braccia, capiamo subito che cresceremo nell'amore di genitori che saranno nostri per sempre.
Iniziamo a crescere e siamo già viziati a nostra insaputa... lavati, vestiti, cullati, baciati, ci danno da mangiare ogni tre ore e noi, a dispetto dell'età, li abbiamo ricambiati con notti bianche. Insonni.
Continuiamo a crescere e noi vogliamo viziare un'aria già pesante... il pianto di un lettino, per noi troppo stretto, che diventa un sorriso sotto le coperte di un lettone troppo grande; o un giocattolo nuovo per fare i bravi 5 minuti, o mangiare frutta e verdura chiedendo in cambio una TV libera e dolci sul divano.
Cresciamo in fretta in capelli ribelli e in sogni da grandi e loro che imbiancano già, mamma nella sua tinta da preparare, papà sulle pareti di casa.
Ci sono se li chiamiamo ad ascoltare i primi pianti d'amore in giornate d'autunno e non li vediamo mai quando ci guardano di nascosto nei nostri bagni d'estate.
Soffrono sempre un pò, in serate a tutta birra di amici, quando le ruote del loro cervello fanno un rumore che non li fa dormire.
Non ci chiamavano mai con cellulari che non esistevano, ma ci trovavano lo stesso nei posti che conoscevamo solo noi.
Bastava uno sguardo e ti sentivi punito, una parola ed era sentenza, un sorriso per essere assolto.
Siamo cresciuti ancora, abbiamo vinto un lavoro e conquistato un amore... orgogliosi di noi, lo dicono al mondo ma rimpiangono dentro di loro di non avercelo detto mai. 
Sempre pronti a tirare fuori dalla dispensa ottimi piatti e noiosi consigli e noi a sbuffare di fumo di sigarette nascoste.
Un padre che fa lavori da manuale anche se non li ha mai letti; una madre, con la soluzione sempre pronta, che allena una casa perfetta, in esercizi spiegati nelle tasche del suo grembiule.
Un padre meccanico, elettricista, idraulico di fatiche sorde che si fanno sentire a fine giornata.
Una madre che cuce e rammenda sempre qualcosa di vecchio che poi diventa nuovo e che attacca bottone anche quando di parlare proprio non ne abbiamo voglia.
Genitori all'antica, attaccati alle loro abitudini che vogliamo trasformare nelle nostre moderne consuetudini... eppure ci assecondano sempre nel brontolio di un dissenso.
Quei vecchi discorsi che ci ripetono a memoria e che noi non abbiamo mai dimenticato.
Cresciamo ancora, forse troppo, e anche se li vediamo più stanchi e silenziosi, dobbiamo essere alla loro altezza e fare più ombra se vogliono riposarsi, stanchi del sole.
I nostri genitori ci sono e ci saranno sempre. Anche per chi non c'è più riserviamo sempre un posto in prima fila o il tavolo migliore.
Ormai adulti, ci scambiamo i ruoli e diventiamo noi i loro genitori... curiamo ferite di un tempo nostalgico e gli acciacchi di corpi che si sono sacrificati per noi semplicemente vivendo.
I nostri genitori sono sempre lì che aspettano sempre una nostra chiamata, ora che possiamo farlo con i nostri telefoni senza fili.
Non ci pesa mai fare la spesa anche per loro... così, restituiamo in parte, tutta una vita che hanno speso solo per noi.
Buona giornata
 

Nessun commento:

Posta un commento