sabato 30 aprile 2022

MEDICINA ALTERNATIVA

Non è stato un caso se il caos ha abbandonato di corsa la casa dei miei sogni. Prima è scoppiato, ridimensionando le misure del mio tempo, poi è scappato altrove, nello spazio di un'altra dimensione. Ho aspettato, invano, un cambiamento, ma ho cambiato, vanesio, soltanto il mio aspetto. E così mi sono trasformato nel Killer spietato e senza pietà del mio stato. Mai pietoso. Lo giuro sul mio Io e davanti al vostro onore che sono stato costretto ad ammazzare il mio tempo. La mia anima non voleva colpe, ma sono lo stesso colpevole. Maggiordomo di me stesso, ho così riordinato le parole che non avevo mai detto ai miei pensieri, lasciati in disordine nei passaggi sbagliati dei miei vuoti a perdere. Ho rigato in punta di penna un disco rotto dal pianto, tra le righe di quotidiani paradossi. Con la speranza, viva nelle mie ossa e vegetariana nella mia carne, di un giorno buono da inventare. Che fosse alternativo non potevo ancora saperlo. Ho saltato gli ostacoli del mio cuore stanco, rigettato nei rifiuti di accettare una sconfitta immeritata. Esiliato e resiliente, ho rinnovato il passaporto per viaggiare in un altro stato. Da quello di necessità sono ancora in cammino verso quello del benessere. Soprattutto mentale. Ma non sono da solo. Ho chiesto un passaggio ad una strada diversa. Da allora, ho deciso di scrivere per sopravvivere ad una storia sbagliata e ho scelto di vivere per descrivere la geografia del mio nuovo mondo. Provando a rigiocare a Risiko, risicando di più e rosicando di meno. Ora voglio supererare i miei limiti, regalando un orizzonte sereno ai miei occhi curiosi, cancellando il suo confine e la sua fine. Felice di rivederlo. Nell'attesa, paziente, di alzare il pollice e l’indice di ascolto, verso un alto gradimento e un altro godimento. Ed è per questo che sto facendo un gran rumore, senza più remore, dando voce al mio nuovo tenore di vita. Soprano e sovrano della mia opera incompiuta. Forse teatrale ma drammaticamente vera.

giovedì 7 aprile 2022

LA VITA E' ADESSO

Non ci sarà mai competizione nella corsa contro il tempo. Partiamo già battuti, fermi ai blocchi di partenza. Lui che ha armi imbattibili... lancette che non si spezzano mai mentre girano in perfetto orario nel cerchio delle nostre vite. E noi geometri imperfetti nel volerlo misurare e spesso in ritardo nel consegnargli giorni felici. Molti di noi hanno provato a fermarlo negli attimi inconsapevoli di una gioia troppo corta per la nostra memoria. Altri lo hanno cercato, con sguardi umidi, nelle fotografie immortali e, forse, di un'altra vita; alcuni lo hanno perso nella speranza di ritrovarlo per farlo innamorare di loro. Di nuovo. Ma lui se ne frega delle nostre lusinghe. Questo non vuol dire che ci vuole fregare, ma si sfrega le mani se osserva chi prega per farlo cambiare. Il tempo, come tutti, nasce nudo e siamo noi e solo noi che dobbiamo fargli indossare l'abito migliore. Non troppo stretto per non fare male alle nostre comode abitudini e non troppo largo per non fare invecchiare i nostri desideri. Perchè è nel tempo che abitiamo e lui ci concede lo spazio necessario per dare la forma al nostro benessere. Il tempo. Sempre democratico nonostante le nostre critiche rivoluzionarie e anarchiche. Noi, che lo cerchiamo in continuazione nelle previsioni, a volte visionarie, e ci stupiamo sempre se non rispetta le nostre aspettative. Ma a pensarci bene il tempo non cambia mai. E' il Dorian Gray che vive nel riflesso lento del nostro specchio che invecchia. Qui e ora, ho imparato ad amare il mio tempo. Nonostante tutto si è dimostrato generoso con me. Quando sono povero d'idee mi arricchisce senza chiedere nulla in cambio. Come stasera. E credo, anche stavolta, di averlo speso bene. In vostra compagnia. Buona notte tribù.