venerdì 22 settembre 2023

AMORE E PSICHE

... Se vivi d'istanti non siamo poi cosi distanti... disse il sentimento alla ragione. ... Agisci d'istinto in ogni tuo pensiero distinto... rispose la passione al pentimento. Cervello e cuore, da sempre in guerra per Amore, minano la pace dei nostri sensi. Il primo pensa distratto mentre l'altro pesa l'astratto. Armati sui carri di una buona volontà, giocano in un Risiko fisico, rischiando poco e raschiando molto. Organi disorganizzati, si vestono spesso con noiose abitudini, quando, invece, dovrebbero spogliarsi delle vecchie inquietudini e ricoprirsi per nuove altitudini. Io consiglierei loro un'alleanza. Che sia matura in duratura e sicura in muratura. Scambiata nel segno di pace che non provochi incidenti e litigi lungo il percorso dei destini incrociati. Evitando quei danni permanenti ai nostri anni più belli. Provando a mettersi d'accordo, amichevolmente, sullo stesso piano. Che sia anche inclinato, purchè in linea con le condizioni dettate dalle nostre emozioni. Quelle che non ci potranno rifiutare perchè faranno rifiatare tutti i giorni affannati a rincorrere la felicità. Madre gelosa e morbosa di un Amore nato e cresciuto sopra un terreno morbido. Concepito sotto un firmamento sereno e mai torbido. Pieno di incontri e vuoto di scontri. Che viva nello spazio del QUI e nel tempo dell'ORA. Facendo credito alla nostra età e lo sconto a quei meravigliosi occhi che ci chiederanno quale sia il prezzo da pagare per essere amati. Pesando e pensando parole d'ordine che possano aprire le stanze di un cielo condiviso. E metterle volutamente in disordine con le tempeste della passione. Correndo ogni distanza che riavvicini due anime fragili e farle vivere dentro corpi più agili. Da maneggiare con la cura dei dettagli. Sofferti nei tagli sulle mani e sbagli sotto i piedi. Fatti di sguardi e parole, silenzi e musica, occhi e bocche, braccia e gambe, lacrime e risate, piacere ed attenzioni. L'importante è camminare insieme nei passi di scarpe anche slacciate, ma legate alla vita. Componendo dolci rumori, alti nei toni, fra gioie e colori. Tuono e frastuono, vivranno nel suono che sarà sempre buono. Perchè l'Amore va vissuto giorno dopo giorno, nell'eternità di una certezza e non nella vanità di un mito incompiuto. Per tutti noi intransigenti ed esigenti di dolcezze e di carezze. Che abbiamo bisogno di chiarezze per uscire dal tunnel di un Amore oscuro. Perchè in due siamo altrove in ogni dove. L'Amore è una vittoria e un dono e non potrà mai essere il perdono per quello che sarebbe potuto essere. Cuore e cervello, feriti solo nell'orgoglio, chiedono una pausa per giustificare la causa di questa guerra... Il cuore, agitato, ha preso gli appunti per scrivere in fretta il libretto delle istruzioni per nuove costruzioni. E il cervello gli spunti per strappare i fogli delle possibili distruzioni e probabili distrazioni. Non metteremo loro nessuna fretta. Quando saranno pronti, batteranno un colpo. Questa volta all'unisono.

mercoledì 2 agosto 2023

IL MAGNIFICO (21 modi per dirti ti amo)

Lorenzo, sei il figlio di aspettative che non potevano più aspettare... Ti guardo tutti i giorni eppure ti vedo sempre in modi diversi. Hai quel profilo unico che unisce i due volti che ti hanno messo al mondo. Hai la grande bellezza di un quadro che ha messo a soqquadro le pareti del mio cuore. Hai la forma perfetta nel tuo tempo e nel tuo spazio, che sono l'universo dentro di te. Hai la forza e l'equilibrio per camminare dentro i tuoi passi da gigante. Hai pensieri generosi, collegati e legati a gesti spontanei. Hai la luce dell'anima sempre accesa. Illuminata dal fuoco dei tuoi 21 anni. Hai gli occhi che ti ho regalato e la bocca che Lei ti ha dipinto per 9 mesi. Hai la dolce costanza di vivere il presente per sopravvivere ad un triste passato. Hai la buona sostanza di carne viva e ossa robuste. Hai lacrime e sangue, invisibili ai miei occhi, sempre appoggiati sulle tue spalle forti. Hai parole e sorrisi, intrisi dei visi che amano la tua allegria e sincerità. Hai ricordi profondi, cullati dalle onde di un mare a volte calmo e a volte tempestoso. Hai sogni volanti e pesanti, appesi alla speranza e soffiati dal vento del tuo cambiamento. Hai giornate fatte di ore rallentate e serate sfatte di emozioni accelerate. Hai l'impazienza nell'attesa dell'arrivo dei tuoi giorni futuri. Hai la sicurezza che saranno vissuti con onestà e determinazione. Hai recuperato l'amore che ti è stato tolto e lo hai distribuito alla tua famiglia ed ai tuoi amici. Hai la personalità e consapevolezza che non sei e non sarai mai un uomo qualunque. Hai la testa ed il cuore per fare le scelte migliori che la vita ti offrirà. Hai le qualità per migliorare tutte le tue quantità. Hai i colori della primavera ed il calore dell'estate. Quella che ami e non tradisci mai. Hai ancora il dolore di un inverno che non passerà mai. Fai in modo che non geli mai quei sentimenti che proverai a non fare mentire. A nessuno, ma soprattutto a te stesso. Ricorda, figlio mio, che sarai sempre tu a fare il cambio stagione della tua vita. Sarà quello il momento giusto per indossare l'abito migliore e vestire l'eleganza del tuo essere speciale. Che è poi l'orgoglio inestimabile del mio avere. Auguri, amore mio

giovedì 29 giugno 2023

IN AMORE VERITAS (Marco e Cristina)

Il mercato del cuore è aperto tutti i giorni. La vostra domanda di felicità si sposa perfettamente con l’offerta di fedeltà alle vostre promesse. L’Amore, commerciale od esclusivo, usa sempre due pesi e due misure sulla bilancia difettosa della vita. Cuore e cervello vanno incartati separatamente, dopo il taglio netto che lega l’affetto alla razionalità. Il prezzo da pagare non è mai troppo caro, perché carezze e fiducia non si possono comprare. Di questa vita spesa a riempire di serenità le vostre giornate, vi piacerebbe capire come firmare questo contratto e, soprattutto, come rispettarlo fino in fondo. Potrei darvi un piccolo suggerimento… Si nasce Soli ma non per questo dobbiamo pretendere che il mondo ruoti intorno a noi. Una ruota da sola fa poca strada e allora cresciamo con la voglia di condividere il viaggio con qualcuno che guidi per noi anche quando siamo stanchi. La destinazione non la possiamo impostare, perché è il destino che ha già segnato il percorso. Dovrete essere bravi a disegnare il paesaggio dei vostri anni futuri, colorando i giorni grigi, sfumando i giorni accesi, incorniciando i giorni felici. Gli innamorati come voi salgono sul carro dei vincitori portando sempre una ruota di scorta. Che non vuol dire sia l’ultima. Quel carro, fatelo volare lassù nel cielo, come fosse una grande giostra. Senza mai scendere. Avrete le fedi della vostra religione di una vita condivisa e legata negli anelli, scambiati nell’impegno di un Io che si allarga al Noi. Contate su di voi e sulle dita delle vostre mani le impronte lasciate dalle vostre confessioni. Mai tradite perché fedeli all’immortalità. Prestate il volto agli occhi dell’altro senza chiedere nulla in cambio. Accendete quel fuoco che brucerà la vostra pelle e alimentatelo con il vento della passione e con i soffi del cuore, ancora gonfio della vostra aria fresca e profumata. Trasformatevi in maghi e mettete tutte le carte sul tavolo, cambiandole con le vostre regole. Meno solitari e più coppia. Che scoppierà di gioia con i figli che, un giorno, verranno. Quelli che firmeranno con il loro sangue, che poi è anche il vostro, il patto con l’eternità. Siete una famiglia reale perché avete coronato il sogno di amare le vostre esistenze. Senza resistenze e senza tentazioni ai cambiamenti del tempo che convive con voi già da tempo. Con la leggera sensazione, bella e netta, di averlo fermato nel giorno del vostro incontro. Buona vita e godete di ogni attimo vissuto insieme. Sarà la risposta migliore alle domande più complicate che l'Amore possa fare ai dubbi fugaci e all'inconscia paura di perdervi.

lunedì 19 giugno 2023

rifUGIamoci! (Radio Ugi Party)

Azzurro... In questo pomeriggio di sole, l'azzurro che ci ha circondato non è mai stato troppo. I mille colori, viventi e vivaci, hanno dato voce ai nostri cuori... già caldi del calore umano accesso dai bambini e dalle loro famiglie. Il verde dell'erba ha dato il via libera ai sentimenti, bloccati nel traffico delle emozioni. Uomini e donne di buona volontà, si sono offerti come volontari per rispondere agli interrogativi di una vita, a volte, incomprensibile. Ma la saggezza e l'ingenuità dei bambini e ragazzi ci hanno aiutato a rispondere alle offese che hanno subito, con le difese che hanno imparato. E che ci hanno insegnato. Un semplice sorriso condiviso. Abbiamo dato e ricevuto baci ed abbracci, buttando maschere e mascherine oltre il vecchio ostacolo di risate contagiose. La musica ci ha messo le note giuste perchè nessuno è stato fermo nella decisione di danzare insieme. Ci hanno dipinto le facce, le braccia e l'anima con l'arcobaleno della spontaneità. Dopo la pioggia di una commozione ben nascosta. Abbiamo spogliato i nostri occhi della diffidenza e, nudi e senza vergogna, abbiamo trasmesso fiducia e confidenza. Abbiamo fatto giochi di luce, tra le ombre di alberi e persone. Quelle stesse ombre che non si sono mai staccate perchè hanno avuto paura della nostra audacia e determinazione. Abbiamo estratto dal suolo e dal suono, materiale prezioso che ha aggiunto quel valore, già ricco, al capitale umano. Abbiamo ballato, abbiamo sudato, abbiamo riso, abbiamo ascoltato, abbiamo parlato, abbiamo mangiato. E non abbiamo mai scherzato raccontando al mondo che UGI è una cosa seria. La nostra causa, giusta e buona, che non perderemo mai di vista. Il nostro effetto, immediato e perpetuo, nel rapporto d'affetto con i "nostri" ragazzi. Perchè il loro sorriso ci farà toccare sempre un azzurro sospeso... Tra il cielo della leggerezza e il mare della solidarietà. Rispettando l'unica regola non scritta... Vietato smettere di sognare.

giovedì 11 maggio 2023

L'ETA' DELL'ORO (G-OLD)

Poca carne vive e vegeta intorno a quelle fragili ossa. Dentro un corpo da maneggiare con cura e da massaggiare senza la paura di romperlo. Con mani piene di carezze e parole condite di dolcezze. Nel saliscendi di una pelle increspata dalle tempeste della vita e bagnata dal mare piatto dei loro silenzi. Quei visi sdentati di sorrisi stentati, tentati da antiche nostalgie. Vissute nei racconti in bianco e nero e scritte sui calendari di carta. I vecchi, lenti nei passi di un'abitudine e fermi come i sassi di una solitudine sono i veri badanti di una vita sofferta. L'unica che li aspetta e rispetta le loro lacrime, che provano a nascondere dentro un fazzoletto di seta. I vecchi, anzi gli anziani, che molti vogliono rottamare. Forse rotti è vero, ma ancora con tanta voglia di amare. Animali o persone che siano. Facchini distrutti dal peso di anni che non sopportano più e cecchini distratti che non sanno come ammazzare il tempo. Gli anziani, sempre infreddoliti e stufi di domani senza futuro, si accontentano di sopravvivere ad un altro oggi. Uguale a ieri. I vecchi, occhiali spessi e sguardi lucidi... e nessuno sa se di rimpianti o cataratte. Schiene curve e spezzate da lavori che nessuno vuole fare più. Teste basse e curiose tra i rifiuti che la società produce. Diffidenti ed insofferenti di fronte alla nostra sfrontata indifferenza. Vecchi saggi, incompresi e compressi tra il poetico dire antico "ai miei tempi..." e l'etico fare dei nostri tempi moderni. Si appoggiano sui bastoni di una vecchiaia malata, sorda alle loro richieste di una compagnia vivente e non solo vissuta. Legati a malinconie con nodi solidi che si sciolgono in pasti liquidi ed evaporano in amnesie gassose. I vecchi. Cappelli di lana, giacche lise e gonne lunghe. Eleganti nel loro stile retrò, elefanti di memorie lontane, topolini e cavie di medicine quotidiane. Dischi rotti che non ascoltiamo più. Brontolii e lamenti intrecciati nelle cantilene ripetute all'infinito. Ancora noi, ignari della loro sapienza perchè non sappiamo più leggerla tra le rughe della loro fronte consumata. I vecchi, aggrappati alla vita con mani piegate come artigli, mangiano poco perchè hanno solo fame d'affetto delle loro prede preferite. Nipoti e figli. Loro, sempre alla ricerca di monetine per una piccola spesa, non risparmiano critiche ai "diversamente" giovani e alle loro speranze. Soli ed eclissati, splendono di luce riflessa, o di una Luna appesa o di una tv accesa che li non fanno dormire. Insonni, vagano nelle riflessioni confuse tra sbagli e sbadigli. Seduti su panchine e divani, dentro bar e chiese, tra giochi di carte e preghiere di rosari. Sacri e profani tra un padrenostro e una bestemmia. Ma il tempo non è sempre denaro. E' soprattuto l'avaro che non fa sconti a nessuno. Perchè, anche noi, diventeremo vecchi e cristiani, pregando per nuove visite. Felici per quelle di cortesia, impauriti per quelle mediche. I vecchi, che ritornano bambini e ci vengono incontro. Solo per il gusto di ascoltare una storia dal lieto fine. Balsamo che laverà la nostra coscienza e renderà più soffici i loro capelli bianchi. L'anziano è cosi. Vive discreto e sopravvive nell'ombra. Assorto, con la paura di arrivare da solo nel porto del suo ultimo viaggio. Sarà un giorno temuto da questi angeli senza ali, quando voleranno altissimi, liberi e leggeri. Ma noi saremo con loro, stringendogli le mani. Per sempre sani e salvi nelle nostre memorie fotografiche e istantanee. Colorate da istanti eterni ed indelebili. I vecchi. Navigatori esperti che indicheranno, alla nostra vita, l'unico senso percorribile. E finalmente, guardandoli con il cuore, capiremo che l'essenziale è invisibile agli occhi.

mercoledì 26 aprile 2023

L' AMORE VA OLTRE...

21 grammi. E'il peso di ogni anima, che anima il corpo nel quale è rinchiusa. Sfruttatrice delle nostre emozioni, è lei che fa battere il cuore sulla strada scivolosa della felicità. Spesso scontenti, non riusciamo a metterla in pace perchè la guerra del cuore si accontenta di cause leggere. Noi, troppo morosi in questo tempo in affitto e poco amorosi nelle relazioni d'affetto. In effetti, siamo strani... sogniamo il grande Amore stabile e poi viviamo di piccoli umori variabili. Eppure chi di noi non ha mai avuto il cuore in ostaggio senza aver voglia di pagare il riscatto? Quando siamo rapiti e finalmente capiti da un nome e cognome. E' quello il tempo immortale dove le nostre braccia si allungano verso una faccia sincera e si stringono per lasciarci andare oltre un sospiro onnipotente. Affiatati e felici, prendiamo fiato per soffiarlo dentro baci soffici e volare in alto insieme al vento di un caldo respiro. Con la testa persa tra le nuvole e la ragione dispersa tra le favole. In quel viaggio incosciente cambiamo la marcia ed il senso della nostra coscienza. L'unico diventa doppio. Ieri l'Io, oggi il Noi. Abbiamo occhi per vedere nell'aldilà di un piacere concesso, che fa senso ad un "dovere" senza emozioni. Stiriamo capelli di seta che ci scivolano tra le dita e profumano di passione proibita il frutto dolce di un incontro tanto atteso. Abbiamo bocche affamate che chiudiamo nel silenzio di baci umidi e caldi. Che combaciano perfettamente l'incastro di due volti capovolti. Siamo corpi che si fanno gli anticorpi nel gioco del dottore con il suo malato immaginario. Siamo modelli nella forma, la sostanza ed il contorno di chi ci ha preso le misure. Diamo vita e ne rubiamo un pò a quel perfetto conosciuto che ha asciugato le nostre lacrime e ha riconosciuto i nostri silenzi. E diamo fiducia a chi assolverà le nostre confessioni e fedeltà a chi custodirà i nostri segreti. Cotti e mangiati da chi ha il sapore di risate semplici e l'odore di sguardi complici. Mai preziosi con chi arricchisce la nostra vita senza chiedere nulla in cambio. Studenti fuori classe per chi ci insegna a vivere senza tante spiegazioni. Sarti e stilisti anche per chi ci ha strappato lacrime e pelle e ha sporcato di trucco un pallido inganno o un abito comodo. Sognatori insonni, per lei o per lui che tengono sveglia la nostra notte, strappando vecchie regole e nuovi sorrisi. E hanno aspettato con noi l'albachiara di un altro giorno insieme. Perchè anch'io, come voi, credo che l'Amore esista e resista all'usura del suo prezzo. E non importa renderlo eterno. L'importante è conservare nel cuore un frammento della sua eternità... Ci servirà per tutto il tempo in cui saremo ancora amati ed amanti.

domenica 16 aprile 2023

FUMETTI EMOTICI (TORINO COMICS)

... fiumi di china scorrono lenti sull'abito bianco ed immacolato di pagine ancora da scrivere. Rompono gli argini dei miei margini di miglioramento, giustificati dalla mia infinita curiosità di lettore. Mi trucco gli occhi con i colori di copertine rigide, solo nell'aspetto. Che si scioglieranno nel calore di questa magica atmosfera, fatta di stupori e sapori, vietati ai maggiori. Andata da adulto e ritorno bambino, nel bianco e il nero di una pellicola che avvolge il mio tempo, non più scandito da mezze misure. Viaggio in questo regno della fantasia, accompagnato da una solitudine leggera, dove il reale si perde oltre i confini di una realtà senza differenze e diffidenze. Qui, siamo tutti uguali e senza corona, uniti dal volere volare con il potere del puro divertimento. Ed è buffo pensare che, oggi, sono un buffone che ride sotto i baffi. Perchè ho visto che chi fa lo sbruffone e prova una maturità superiore non viene fatto entrare. E allora scelgo, un'altra volta, di sbuffare in faccia alla gelida noia un fumetto di alito caldo e di abbuffarmi di vita che ancora non conosco. Cammino, in punta di matita, tra i paradossi di storie mai esistite. Porto sulle spalle il peso leggero di cartoni, animati da personaggi che vogliono uscire fuori da qualsiasi schema mentale. Tocco il fondotinta chiaroscuro di disegni che segnano il profilo del mio nuovo volto e disegnano orbite sconosciute per i miei occhi. Come razzi pazzi, sono persi e dispersi in questo fantastico mondo capovolto. Nel quale, fiero e consapevole, ho scelto di vivere. Almeno per oggi.

martedì 14 marzo 2023

STATO DI POLIZIA

Noi che... siamo poliziotti avvolti dal calore di un bandiera tricolore e con lei, ci alziamo fieri, ogni giorno. Con i piedi per terra e lo sguardo verso il cielo. Con lo spirito e nel ricordo del sacrificio di tutti gli eroi che non ci sono più. Noi che... siamo modelli tirati per la giacca, da tutte le parti e da molti sarti senza stile. Al volante delle nostre decisioni, non sappiamo ancora se dare la precedenza a destra o a sinistra. Politicamente corretti, aiutiamo la mente a non fare politica e neanche polemica. Sempre puntuali ad entrare in servizio, anche fuori servizio, siamo al servizio di chi ci chiama, di chi ci ama e anche di chi ci odia. Perché siamo fatti così. Costretti ad essere indifferenti alle offese, liberi di essere insofferenti alle mancate difese o sofferenti agli attacchi frontali. Ma non è il tempo ne l’ora di fare le vittime di un dovere comunque giurato. Se non abbiamo scelto di nascere, lo abbiamo fatto consapevolmente per fare questa vita. Indossiamo una divisa che spesso divide questa Italia poco uniforme. Repubblicana o anarchica. Noi che... obbligati ad unire i diversi punti di vista e mettere a posto un disordine pubblico. Dottori promossi sul campo perchè pronti nel soccorso e veloci negli interventi. Noi che... dobbiamo correggere gli errori del sistema e reggere gli sbagli atei della nostra buona fede. Abbiamo una corazza che ci aiuta ad attutire i colpi di quelli che hanno scelto dì vivere rispettando un codice diverso dal nostro. Per noi è quello penale per loro è quello d'onore. O peggio, quello del disonore perché il vostro onore è spesso giudicato nelle aule di un tribunale. Il nostro giudizio imparziale è fondamentale quando lo mettiamo a disposizione nelle ore di un nuovo turno, ma diventa doloroso se si trasforma in un parziale pregiudizio. Noi che ... dobbiamo avere la forza razionale e controllata dì essere quella forza dell'ordine, a volte messo in disordine da sanpietrini di un dissenso protestante. Siamo la scorta emotiva di una democrazia che controlla lo Stato delle nostre nuove motivazioni. Noi che... a volte capita di cadere, feriti a sorte. L'importante è che non sia la causa di una debole tentazione. Noi che... anche con fare borghese, siamo nobili nell’animo, umili nei lavori socialmente utili e professionisti della legalità. Noi, persone offese da quelli che ci chiamano sbirri, infami, guardie, piedipiatti, questurini, panzoni, cellerini, pula, madama. Offese gratuite da quelli che non fanno sconti. Per noi che, alla fine dei conti, non facciamo calcoli. Ma non perché non li sappiamo fare. Semplicemente perché l'opinione, pubblica o personale, non è mai matematica.

venerdì 3 marzo 2023

IL BAMBINO E IL POLIZIOTTO

Questa è la storia di un bambino speciale che aveva tanta paura dei poliziotti. Un giorno ne ha conosciuto uno e, da allora, ha deciso di fidarsi. Matteo il bambino e Massimiliano il poliziotto. I protagonisti di questa storia lieta e senza fine. Vivono in universi paralleli e corrono lungo binari fatti di nuvole e stelle, oltre confini conosciuti. Come passeggeri distratti, viaggiano con la mente, sul treno dei loro desideri sognati, verso una destinazione senza destino. Quando sono insieme, parlano in un codice non scritto. L'unico che può aprire le porte del loro cuore condiviso. Il bambino è genio della lampada e luce negli occhi del poliziotto, accecato dal suo amore per la vita. Puro e fanciullo. Il poliziotto torna bambino nei giochi da grandi che inventano insieme. Il bambino è già grande nell'uomo che diventerà, nei salti degli anni che compie da solo. Le mani stringono i lacci dei loro abbracci in affitto e si sciolgono nel calore dei baci d'affetto. Causa ed effetto del loro riscaldamento globale. Il bambino è portatore di croce e delizia i pensieri labili del poliziotto, lasciandogli un segno indelebile. Il bambino è un gigante nell'argento vivo dei suoi anni più belli. Il poliziotto è un nano nell'oro colato dai ricordi dei suoi giorni vissuti. Il bambino è un vulcano che lava la sua incoscienza gioiosa. Il poliziotto, con il cuore in soffitta, è trafitto dai suoi occhi infantili, affatto scontati. Il bambino, fragile e incolpevole, crescerà con la forza consapevole del suo albero genealogico. Avvolto dalle foglie e dai rami che dipingono i volti di mamma Chiara e papà Luciano. Genitori meravigliosi che trovano sempre la forza nella meraviglia della loro natura. Fiori del bene mai recisi, forti di petali decisi a non cadere e dolci nel profumo di un'aria viziata dai suoi capricci leggeri. Ali e radici che lo fanno volare e camminare, sospesi tra la terra ed il cielo. O nelle stanze silenti di un'attesa sottesa e dolente. Tra respiri e sospiri, sostanze delle loro speranze. Il bambino ha regalato al poliziotto una presenza preziosa... tesoro che ha arricchito la sua vita, più vera e meno povera. Il poliziotto ha capito che, per due come loro, l'amicizia non si chiede mai. Uniti o divisi, giocheranno all’infinito nel prendersi in giro e lasciarsi qua e là. Come guardie e ladri. Scambiandosi i ruoli. Il poliziotto che ha rubato l'essenza del suo ridere ed il bambino che ha arrestato l'assenza del suo vivere. E quando viene sera, di dormire proprio non se parla perchè la pace dell'anima tace la stanchezza dei corpi. Perchè c'è ancora lo spazio per illuminare quella parte di mondo con la luce accesa di un sentimento. Dove i loro occhi incrociano sguardi e dolcezze nelle risate di favole raccontate e nelle carezze prima della buonanotte. È arrivata la sera. È tempo di andare. Il bambino guarda il poliziotto e gli stringe la mano. Un sorriso complice ed innocente rassicura il suo battito nel petto. Con la risposta, sicura, alla domanda di un tempo veloce, giudice del loro legame... Si Matteo, piccolo grande supereroe. Noi saremo amici per sempre.

lunedì 13 febbraio 2023

LA DISPERATA RICERCA D'AMORE DI UN POVERO IDIOTA

C'era una volta, in un tempo smemorato e deforme, un uomo che, a nuoto, ha attraversato le fughe di un'esistenza, cascata in un vuoto ripido e rapido. Con quella foga che non l'ha fatto affogare, è arrivato, desolato, su un'isola deserta. Solitario, si è sfogato cercando segnali di una vita che, per come ha capito, è sempre di chi ama. E lui, da quel giorno, la richiama all'ordine, per riprendere il senno e non perdere più il sonno. Con la faccia ancora addormentata, si alza sulle sponde del suo letto d'acqua e, da sempre tormentato, risponde alle domande di onde troppo saccenti. Fa fatica a risvegliarsi dall'incubo di un destino infedele che ha tradito la sua fiducia nel futuro. In quello specchio increspato riflette stanco, con riflessi lenti, nella timida luce riflessa di un mattino audace. Amareggiato, non gli resta che aspettare la prossima marea... e soprattutto sperare che non sia un'altra mareggiata. Chissà se sarà alta di baci caldi e tempestosi o bassa di cuori calmi e piatti. Lui, è così. Agitato come il mare che osserva e balla al limite dei suoi piedi fermi e nudi. Troppo feriti dai sassi sinceri sui quali ha camminato e quasi detriti nei passi falsi nei quali è inciampato. L'uomo vorrebbe trasformarsi in un pesce e parlargli con parole nuove... quelle necessarie per dar voce al suo film muto. Il mare, di solito aperto, gli chiude, invece, la bocca con acqua e sale... ed il bruciore fa male in quella ferita senza margini che non vuole rimarginarsi. L'uomo si riscopre fragile, nudo, e si copre con le incertezze della sua anima spoglia. Rischia però di annegare nel suo voler negare l'evidenza di una realtà pressante. Ci vorrebbe una ciambella per salvarlo e non farlo cadere nel buco della sua lealtà stressante. O forse ha solo bisogno di vernice fresca per coprire la ruggine di una storia che ha fatto acqua da tutte le parti. La sua isola si è ormai trasformata in una gabbia dorata dentro un castello di rabbia, costruito sulla sabbia delle sue clessidre. L'uomo ha solo sete di sapere dove andranno a finire i suoi dubbi salati e pesanti e, in un sonno leggero, cade sconfitto. Almeno li, dentro i suoi sogni, può immaginare ancora un'ancora di salvezza. Fatta con dolci risposte, ripiene con poche calorie e molto calore. Dentro una vita, che deve restituirgli il timone del suo presente e annacquare il timore del suo futuro. In cambio, gli offrirà una bevuta alla sua salute. Tanto precaria quanto il suo tempo indeterminato. E, forse, un giorno quell'uomo capirà la differenza tra il coraggio del mare e la sua paura di amare. E finalmente, quando succederà, ammirerà, attraverso il vetro opaco dei suoi occhi antichi, il candore di una nuova superficie. Sulla quale vedrà riaffiorare e rifiorire quel tesoro da troppo tempo sommerso. Che, in fondo, per tutti è l'Amore desiderato.