venerdì 1 maggio 2020

VAI A LAVORARE, BARBONE!

VAI A LAVORARE, BARBONE!

Tutti in piedi! Entra la Costituzione Italiana!
La osservo camminare...Rigida su se stessa, Votata alla Democrazia e Lunga di un programma, scritto nei suoi 139 articoli. Si ferma, mi guarda e si apre in un sorriso accogliente. Le si legge in faccia il fascino del suo  Stato. Leggo, nei suoi occhi tricolori una bellezza senza tempo; nonostante i suoi 72 anni è in perfetta forma. Al contrario di un'Italia in sofferenza, che non sta godendo di una sana e robusta costituzione. Ci vorrebbe un nuovo ri Costituente.
La Costituzione è una famiglia reale di principi, fondamentali per il suo rispetto. Si mostra come un libro aperto, ma non ho bisogno di leggere... La mia memoria non è ancora piena.
ART. 1 L'ITALIA È UNA REPUBBLICA DEMOCRATICA FONDATA SUL LAVORO.
Che introduzione splendida. Peccato però, che troppo lavoro nero rischia di affondarla in acque melmose. Lei, come sempre, si salva indossando uno stivale dal tacco alto. 
Il lavoro... ho letto da qualche parte che è il valore sociale che nobilita l'uomo. Eppure di nobili che abbiano lavorato non ne ho mai conosciuti. E voi?
Oggi è il 1 maggio ed è giusto rendere omaggio alla festa internazionale dei lavoratori. Mi rendo conto che ci vuole coraggio a scrivere mentre sono in casa, di riposo e qualcuno lavora al posto mio. Vado avanti, non mi scoraggio e continuo a scrivere, aspettando un raggio di sole.
Il lavoro è sudore e fatica ed è per quello che, dialettando qua e la, si va a faticare. Ma se è vero che il lavoro è fatica e non è abbastanza, si fa fatica lo stesso. Ad arrivare a fine mese.
Per moltissimi, la fatica era arrivare persino a fine giornata, stremati e tremanti di freddo. Inciampando su sogni di libertà sono poi caduti sul lavoro. Schiavi di un'ideologia falsa e bugiarda fatta di sfruttamento del capitale, umano e di lavori forzati. Ma non sono mai stati considerati, neanche come forza lavoro. Fabbriche, campi di cotone e di concentramento, comunque campi e campagne pubblicitarie vergognose, ignobili ed ingannevoli... il lavoro rende liberi!!
Oggi che siamo liberi di vivere, riteniamoci fortunati ad avere un lavoro e teniamocelo stretto. Ma non diventiamone schiavi.
Da operatore della sicurezza pubblica, la pretendo anche su tutti i luoghi di lavoro.
Cari sindacati, quindi ora tocca a voi. Mettetevi al lavoro e siate determinati. Fate un ottimo lavoro, purché sia indeterminato. Lavorate di fantasia o anche di fino e ponete fine al dramma dei precari, degli esodati e dei nostri figli che vogliono, ma non devono esodare. Sul mercato, il mercato non si cerca, si offre. Prendetevi tutto il tempo per la vostra concertazione...non siate solo sigle finali.
Da ottimo predicatore e pessimo razzolatore, ho fatto, però, un errore gravissimo... mi sono appena assunto, da solo, l'impegno di un secondo lavoro... quello di colf per il mio lavoro domestico. Uff!
Orfano del mio amato Concertone del 1 maggio, di piazze piene, di musica e bandiere, accendo comunque la radio... non è un caso che Umberto Tozzi, urli TI AMO!, con coraggio, in un 1 maggio... meglio di niente.
Buona giornata

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