giovedì 7 maggio 2020

NEL NOME DEL PADRE

NEL NOME DEL PADRE

Te ne sei andato via troppo presto, in un nuovo giorno che tardava a venire.
Come quell'alito di vento leggero che profuma di fresco in giornate torride di sole, ma dal sapore terribile di pioggia.
Ci hai lasciato pur sapendo che non ti avremmo mai lasciato, solo. Non ti sei mai lasciato andare, perchè noi non ti abbiamo mai lasciato partire. Hai lasciato perdere solo perchè a te piaceva vincere. Facile, mai.
Non ti sei mai dato per vinto, sempre convinto che la partita andava comunque giocata. Hai rispettato le regole del gioco della vita, anche quando quella vita andava regolata perchè faceva troppo gioco.
Arbitro di 1000 battaglie e dirigente di orchestre sudate di agonismo. Sempre in difesa per il colore di una maglia e pronto al calore di un attacco, di un figlio attaccante con i suoi tacchetti bassi.
Dentro il campo sventolavi cartellini e bandierine di ogni colore, neanche fossi un manifestante in un corteo. Ma era ancora l'ennesima sfilata di una partecipazione di un torneo.
Oltre la rete avevi occhi a tutti campo, parole mai campate in aria e urla da campione. Del mondo.
Ti vedo, ancora una volta, arrivare con il tuo marsupio intorno al collo e aspettiamo insieme, nell'attesa di un post partita, i nostri ragazzi, amici di braccia intorno al collo, con i loro capelli sempre un po umidi delle loro sane risate. Con le lacrime.
Quelle che oggi scendono amare dai nostri occhi, perchè tutto il dolce è racchiuso nel sapore del ricordo di chi è rimasto.
Hai lasciato un'eredità, mai arida di amore verso i tuoi eredi. Hai scritto sulla pelle i loro nomi, che loro porteranno fieri ed orgogliosi, da qui all'eternità. Da oggi, i tuoi cari avranno una seconda pelle, impermeabile al dolore, perchè quello vero lo stanno già provando sulla loro pelle.
E anche tra di noi, ci siamo piaciuti subito. Sarà stata una questione di pelle.
La tua vita è passata veloce in un gioco di squadre.
Sei partito in maniera Fulminea, hai cambiato, rischiando e valutando i contro, ma soprattutto i Pro. Hai continuato a giocare insieme a noi, anche se la vita, crudele, ti ha messo subito fuorigioco.
Ma la nostra squadra, quella del Paradiso, non rispetta le regole non scritte... abbiamo preso a calci un destino e ti abbiamo riservato un posto d'onore in tribuna ed una maglia da titolare.
Ciao Beppe

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