martedì 29 settembre 2020

LA FAVOLA DI ADAMO ED EVA

C'era una volta un mondo antico, rigoglioso di natura incontaminata e vuoto di umanità contaminata... un vero paradiso terrestre! Arrivò prima un uomo, solo e non accompagnato, che capì subito l'importanza di avere al suo fianco la giusta compagnia. Prestò, quindi, il fianco ed una costola per regalare la vita ad un corpo diverso dal suo. Nacque, cosi una donna dal corpo divino, che fece ubriacare l'uomo con il suo spirito, fatto di carne e ossa. Eva, da primadonna, colse la prima mela e la offrì al suo uomo. Adamo, non proprio colto d'astuzia ma molto colto di sorpresa, addentò il frutto, prima acerbo, poi amaro, per sempre proibito. Fu il primo mordi-e-fuggi della storia e ad Adamo tutto questo non andò proprio giù...infatti un pezzo di mela gli rimase per sempre in gola e divenne il suo pomo. Che peccato! Originale, però. E' da allora che la donna capì di essere tentazione e bellezza, provocazione e fascino, audacia e seduzione, universo e mondo per noi uomini, eterni astronauti con i piedi per terra e con i piedi di piombo. Da turista per caso ho sempre sognato, ad occhi aperti, che la donna fosse la migliore attrazione turistica dei miei viaggi faidate. Lei racchiude nel fascino del suo corpo curvilineo che ti fa sbandare, tutta la bellezza della natura...magnetica e fatale... ha mani calde come la sabbia ad agosto, capelli morbidi e soffici di neve fresca, occhi profondi come il mare, sorrisi rassicuranti di tramonti montani e quel profumo fresco e dolce dei campi colorati in primavera. E chissenefrega se le donne e i motori non vanno d'accordo... anche se il motore non è truccato, il trucco c'è e si vede nel rossetto fugace di un rosso semaforo e nello sguardo sognante di uno specchietto troppo piccolo, per i loro occhi di brame e di brace. E non è più il tempo per le donne e buoi del nostro paese... ormai tutto il mondo è un Belpaese dove l'amore viaggia senza confini e le stalle delle chiusure mentali rimangono aperte per far scappare sentimenti nuovi, fino a lassù, oltre le stelle. Ed è una grossa bugia quando cantiamo che le donne sono in cerca di guai...gli unici guai seri dovrebbero trovarli e provarli tutti quelli che le toccano con i loro fiori del male. E quindi, anche voi donne, sbagliate come noi a riconoscere la vostra forza e determinazione nelle palle e negli attributi unicamente maschili. Ci sono però uomini che, anche se non hanno le palle, sono dei coglioni che alzano le mani davanti alle donne... non per arrendersi, ma per attaccare un amore nato già morto, nello schiaffo vigliacco alla povertà del loro animo. Inutile negare che in ogni uomo c'è una parte femminile che viene recitata... a memoria da semplici spettatori o improvvisando come attori da Oscar. Parliamo, quindi, in codice genetico la stessa lingua.. un DNA intrecciato di un fiocco rosa e di uno azzurro. Però devo riconoscere la bonta del detto... chi dice donna dice danno. Potrà sembrare strano ma ne sono convinto... e vi dimostro perchè! Conosco donne che DANNO serenità e pace, donne che DANNO l'anima in tutto quello che fanno, donne che DANNO tutto senza chiedere nulla in cambio, donne che DANNO un pezzo di loro stesse per completare il puzzle di altre persone. E per tutte queste donne il vero DANNO sarebbe stato quello di non essere mai nate... Ma allora perchè le definiamo il sesso debole? E noi uomini rappresentiamo veramente il sesso forte? L'unica cosa che so è che il sesso non è mai una prova di forza e, come per l'amore, non è mai per i deboli di cuore. Care donne, mi permetto di darvi un consiglio... siate voi stesse perchè siete TANTO e non rincorrete una parità utopica. Riconosco che è una lotta impari nella costante disparità di trattamento che spesso subite. Un ultimo dolce pensiero... la donna scrigno del tesoro più bello che arricchisce di nuova purezza un mondo in affanno. una vita che cresce dentro di lei... e quando le dicono... auguri e figli maschi, io sussurro al mio cuore... speriamo che sia femmina!

1 commento:

  1. Che bella speranza e serenità in un mondo sempre diviso che andrebbe unito come i Lego...montare e smontare per ricostruire in mille forme diverse

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