mercoledì 30 dicembre 2020
NATALE QUALE?
Indifferente ai nostri occhi bambini e sofferenti, è appena passato questo differente Natale venti venti, di guerra e pace...
Già arresi ed indifesi, ci ha proposto una resa senza condizioni, presa e sfuggita nella condanna con la condizionale del vorrei ma non posso. Abbiamo firmato un armistizio nel solstizio d'inverno, rigido nelle regole di un gioco duro che qualche decretino ha stabilito.
E così, duri a morire, abbiamo iniziato a giocare anche noi.
Abbiamo fatto i Conti con il passato, travestito da futuro prossimo, e ci presenteremo come concorrenti alternati che vivranno il prossimo anno controcorrente... senza prendere la scossa. Ma prima di noi ha giocato il Natale, con trucco e parrucco, che ha dato i natali ad una pessima imitazione di se stesso... limitazione del nostro raggio d'azione, freddo di un sole spento.
E noi muti come una tombola non giocata ad osservare questo Natale andato a male, scaduto e scadente nel finale, finzione sleale nel suo essere teatrale, plebeo reale nel suo regale irreale, prematuro e sofferente nel suo ospedale neonatale.
Pallido e magico, senza trucco ma con l'inganno, che ha trasformato lo zucchero in sale, la pioggia in temporale, un giorno diverso in uno uguale.
Ma nel bene e nel male abbiamo bisogno di uno spazio mondiale e vitale, nel quale viaggiare con la migliore visuale, accompagnati dai pensieri e nuovi incontri, nel passaggio che va dal singolare al plurale.
Quanta pena stiamo scontando, nei saldi e negli insoliti caldi di un coprifuco glaciale... per qualcuno è la paura di un obbligo vaccinale, per molti è il soggiorno domestico banale e neutrale, per alcuni è l'affondo del tacco del nostro Stivale, per tutti è la scusa per evitare un verbale.
Ora però ci aspetta dietro un angolo, spero non ottuso, un anno nuovo di zecca. Non più parassita di giorni appassiti, ma coniato in uno Stato ideale, normale e, al tempo stesso speciale.
Siamo diventati allenatori cinici e crudeli di una lunga stagione e, alla fine, abbiamo conquistato quel punto che ci ha portato alla salvezza.
Ora quel punto lo mettiamo alla domanda di un'offerta che potremmo anche rifiutare.
Caro 2021, proteggi i tuoi 365 figli e fogli, e fidati per una volta di qualcos'altro che non sia il tuo tempo. Volta le spalle a tuo fratello, spoglio di una fine non proprio lieta e andiamo insieme a capo, dopo aver fatto di quel punto una nuova situazione.
Siamo tutti pronti per preparare questo nuovo inizio... facciamo un patto però... tu togli il danno al Capodanno e noi aggiungiamo al capo la Buona Speranza!
Buon 2021
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