venerdì 6 novembre 2020
SACRA SCRITTURA (scripta manent)
...clandestino fuggente da quell'attimo illegale ed illegittimo, figlio di un destino che ha fatto acqua da tutte le parti, sono sbarcato giusto in tempo e comunque prima di naufragare nel vortice dei miei lontani ricordi. Ho preso un'imbarcata pericolosa, rischiando di annegare amaramente nelle onde tempestose di cime irragiungibili... amareggiato per questa mareggiata che mi è costata salata, sono rimasto con la mente amara ed avara dei miei dolci preziosi, preparati con i giorni più belli.
Ho lanciato un S.O.S. prima di un affondo disperato e, ormai insperato, è arrivato, dal fondo della mia anima, un pronto soccorso che non ha fallito nella sua impresa titanica.
Mi sono così aggrappato ad un salvagente, caricato a salve che non ha mai sparato a caso ma al contrario, ha prima mirato e poi sperato in un nuovo buongiorno.
Un salvagente che mi ha sedotto e non mi ha mai abbandonato... un salvagente complice ma incolpevole, perchè ero ancora capace di intendere e di volere qualcosa di diverso... un salvagente che mi ha donato lo strumento adatto per commettere un reato dolcissimo... una penna con la quale ho ammazzato più volte il tempo, prima immortale e poi mio alleato.
Proprio così, con la scrittura è stato amore a prima svista... prima lasciati e poi ripresi, prima persi poi ritrovati, prima indifferenti adesso congiunti. Con lei è stato un colpo di fulmine in un cielo vuoto di sere no, ma desideroso di una tinta dal fondo sereno...anche variabile.
La scrittura, amante di ore vuote, piene di minuti lunghissimi... Lei che
ha sempre ascoltato i miei silenzi, senza dire una parola;
ha asciugato il sudore dei miei occhi;
ha guardato felice i miei nuovi sorrisi;
è stata la forza ed il coraggio delle mie debolezze e delle mie paure;
ha letto i miei pensieri nelle lunghe notti insonni;
è stata paziente e dottore nel curare le mie ferite profonde;
è il presente nel mio ritorno al futuro;
è la gioia nel dolore morente;
è la bella novità nella vecchia noia;
è stata fedele nei miei tradimenti personali;
è la certezza delle mie insicurezze;
è il genio della mia sregolatezza;
è il giudice dei miei processi mentali;
è la difesa delle mie accuse;
è dolce dopo gli amari risvegli;
è il riposo della mia stanchezza mentale;
è ancora candida nello sporco lasciato dall'inchiostro della mia rabbia;
è la sabbia della mia clessidra vuota;
è il periodo di ferie dopo una giornata di lavoro;
è il profumo buono e caldo nel sudore freddo di fatiche quotidiane;
è riconoscente verso un perfetto sconosciuto;
è novità delle mie abitudini;
è amante di un matrimonio finito;
è l'amica di giorni nemici;
ha spiegato le ali alle mie radici studenti;
è la cattedrale nei miei deserti;
è devozione piena e totale della mia vuota credenza;
è realtà preziosa nei miei sogni ad occhi aperti.
La mia prova scritta penso di averla ormai superata da tempo ma l'aspetterò ancora una volta e mi farò raggiungere... ho un bisogno vitale di scrivere pagine nuove con quelle parole che non vi ho ancora detto...
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C'era un liquore famoso come punt e mes, tu sarai famoso per i punt e virgola, dove la scrittura permette di fuggire dalla realtà, ma ci lascia soli con noi stessi a domandarci dove andiamo e cosa cerchiamo. Forse solo serenità.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaCiao Massimiliano, sono Maria Vittoria ed ho solo questo modo per scriverti poiché, cambiando telefono, ho perso tutti i dati che erano su WhatsApp.
RispondiEliminaPrima di tutto volevo dirti che mi è dispiaciuto tanto per tua nonna che ho conosciuto e con la quale c'era tanto feeling;fai le condoglianze a tuo padre e a tutta la famiglia.
Mi piacerebbe tanto che tu ricomimciassi a mandarmi i tuoi splendidi scritti e qualche volta sentirci anche con un vocale.
Un abbraccio a te e a Lorenzo.