martedì 4 agosto 2020

PROVA DI MATURITÀ

Tutti noi partecipiamo alla festa del mondo perché qualcuno di speciale ci ha invitato.
Siamo stati concepiti prima come idee a forma di nuvole e poi diventiamo semi di una pianta che donerà i suoi frutti più belli e succosi ai suoi contadini innamorati.
Siamo stati prima, il frutto mai proibito o del peccato, raccolto da mani sapienti e poi, il succo, frutto dell'amore tra un uomo ed una donna.
E così diventiamo prima padri e poi padroni di un destino infantile, destinato a prendere il volo... prima alimentato dal nostro soffio e poi sorretto soltanto dal vento di libertà.
E così diventano prima madri e poi madrine quotidiane di sacramenti devoti, richiamate all'ordine da quella parola che sostituirà per sempre il loro nome... Mamma!
Saremo morbosamente gelosi dei nostri figli e del loro amore per la vita.
Facciamo finta di non sapere che, presto o tardi, si allontaneranno da un tetto sicuro per rifugiarsi in una capanna, fatta di nuove braccia accoglienti.
Dormiranno dolcemente sereni, cullati da fresche labbra che daranno forma a nuove parole.
Saranno ancora legati a noi, da quel filo invisibile, intrecciato nelle telefonate di ogni giorno... 
Sempre troppo lunghe di parole scontate per loro e troppo corte di domande curiose per noi. 
Essere genitori è tutto questo e molto di più. Ieri, oggi e domani. Ora e per sempre. 
Siamo anche liberi di scegliere di concedere la giusta libertà ad un prezzo simbolico, oppure di privarla di quei giusti spazi di libera crescita... spiaggia privata dal costo altissimo. 
E così finalmente, Lorenzo nostro, sei arrivato in un caldo pomeriggio di agosto. Sei uscito senza chiederci il permesso, salutando nel pianto di un parto e nel sorriso sdentato di un dolce ritorno. 
Sei cresciuto insieme alle nostre ansie e paure che rendevano insonni le nostre notti di sguardi ed ore lente. 
Ci hai insegnato ad amare un amore diverso, imparando, di nuovo studenti, lezioni di vita quotidiana. 
Hai ripetuto le nostre parole per farne discorsi allegri e richieste importanti. 
Hai capito senza troppe spiegazioni che per volersi bene bastava e avanzava un sorriso. 
Hai subito inteso che la parola famiglia abitava da sempre con noi perché era di casa. 
Eri la prova del nove del detto perfetto... Non c'è un due se non c'è anche un tre. 
Hai costruito amicizie di sorelle e fratelli, unici nelle ore uniche fatte di spensieratezza, divertimento e serenità. 
Ti abbiamo consegnato la nostra unica copia delle chiavi e tu da quel mazzo, sceglierai dal cassetto i sogni più belli da realizzare. 
Hai imparato, a futura memoria e forse, troppo in fretta, la durezza della vita. Sarà almeno servito per insegnare a quelli che cammineranno con te, il sollievo leggero di condividere un nuovo cammino, anche se ignoto e lontano. 
Hai riempito mai del tutto, il nostro tempo, ritmando il tempo di ore veloci, arrivando sempre in tempo per nuovi sorrisi, ma soprattutto, giusto in tempo per i grandi progetti. 
Hai fatto di noi il passato, rendi vivo il nostro presente, sarai l'orgoglio del nostro futuro. 
Quel terzo tempo che scorre inesorabile. Sempre di corsa. 
E di corsa sei arrivato al 18esimo chilometro... Da ora e per sempre, maggiorenne di giorni sognati, da ieri e mai più, minorenne di anni vissuti. 
Il tempo preso per mano è dalla tua parte. Come te, sarà a sua volta figlio, ma solo delle tue decisioni. Libere di essere scelte. 
Ricorda, figlio mio, che sarai sempre quel figlio delle nostre aspettative e che non sarai mai solo... Io, sempre al tuo fianco, dal pronto intervento, Lei ancora al tuo fianco nella carezza del vento... 
Auguri amore mio

1 commento:

  1. Un figlio che è sé stesso pur essendo l'essenza di entrambi. Noi genitori siamo lo strumento che permette a nuove vite di esprimersi con proprie potenzialità...belle le parole di un padre ad un figlio purtroppo privato troppo giovane di una fondamentale figura. Dovrà essere forte...sarà più intenso nel comprendere i problemi degli altri...

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