lunedì 10 agosto 2020

LE TASCHE PIENE DI SASSI

Con lo spirito ancora compassato e lo sguardo rivolto al futuro,vivo il mio presente, nostalgico di dolci ricordi, cullato da una città senza tempo che mi ha regalato lo spazio necessario per la mia insaziabile immaginazione. Ho percorso 100 e più passi da gigante e, al tempo stesso, nano tra i 10000 sassi di Matera. Madre silente ed austera, paradosso di bellezza eterna. Mi hai accolto, paziente di scatti infiniti, preparando la tavola migliore, per me e per tutti gli invitati, ingordi passanti di sguardi estasiati. Padrona di casa perfetta, seducente anche nella durezza della sua pietra senza voce, con la perenne dolcezza di una posa perfetta. I libri di storia volevano scalfire la tua perfezione, definendoti, si, la città fatta di pietra, ma dello scandalo. Ti hanno messo alla gogna e, senza vergogna, ti hanno pubblicamente scaricata dentro una fogna. Ma la storia non sempre si ripete e ne hai cambiato il suo corso... Ti sei tolta quei fastidiosi sassolini dalle tue scarpe, stanche e pesanti di fatiche contadine. Li hai scagliati lontano, peccando, forse, di presunzione per il tuo splendore ferito. Ti sei rifatta il trucco con quintali di stucco, lasciando l'Italia intera di stucco, per un fascino, prima perso e poi ritrovato. Non hai badato a spese e non ti sei mai risparmiata, ma hai accumulato lo stesso un patrimonio che hai regalato all'umanità mondiale. Non paga della tua ricchezza sei diventata anche capitale di una cultura globale. E così la loro condanna iniziale si è trasformata in quella pena perpetua che vale sempre una visita. Fiera del suo fascino e senza rancore, ci hai messo una pietra sopra. Ora Matera non ha più paura di ascoltare il suo cuore di pietra... Adesso può specchiarsi tranquilla nel riflesso lucente dei nostri sguardi pietrificati. Quel soffio di vento leggero che curva tra le colline del tuo panorama, rende pesante l'idea di andare via, per chi,come me, ti ha ammirato rimanendo di sasso. Sei un presepio sonnolente e crocevia di itinerari immortali, mappa del tesoro di una Basilicata di santi devoti e chiese rupestri. Sei stata il teatro all'aperto e madre compassionevole della passione di Cristo, figlio del Padre. Sei grotta nascosta e custode fedele di un peccato originale, nel paradiso terrestre, extra e large. Sei colta e raccolta in una coltura di un lucano amaro, ma solo di nome... Sei la sapiente cultura che crea sempre indipendenza dall'ignoranza tentatrice. Matera mette il punto e a capo, luogo di silenzio assordante dei suoi sassi dormienti che risvegliano il mondo con la forza della vera Potenza! Matera, sei innamorata da sempre della vita e ci fai innamorare dei tuoi sassi per la vita! Cosa voglio di più? Assolutamente niente... Ci vuole solo passione con te!

1 commento:

  1. Le città non viste sono un desiderio che ci porta a vedere oltre il passato

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